Il mio percorso artistico
La cura per Fatima si è trasformata in sollievo per il mio spirito e il mio corpo. Man mano che dipingevo nascevano in me pensieri profondi e una grande consapevolezza: attraverso i quadri riuscivo a fare emergere il mio mondo interiore, molto più di quanto sapessi fare con le parole. Mi sono entusiasmata sempre di più, perché le persone cui mostravo i miei quadri rimanevano incredule e meravigliate dalle emozioni che trasferivo sulla tela.
Un giorno, mentre mi stavo documentando sul mondo della pittura, sono rimasta affascinata dalle opere di un noto artista americano, Mark Carder.
Ho iniziato a studiare la sua tecnica e ho deciso di contattarlo. Come se ci conoscessimo da sempre, ha voluto ricevere le immagini delle mie opere e abbiamo iniziato una fitta corrispondenza che mi ha portata negli Stati Uniti, dove mi ha invitato a rimanere per proseguire la mia carriera.
Non potevo vivere lontana dalla mia terra, quindi sono rientrata in Italia carica di voglia di sperimentare e di parlare al mondo con quel nuovo e potente mezzo che avevo scoperto, la pittura. Amo l’arte. La amo d’istinto, perché è un mondo meraviglioso fatto di colori, di immaginazione e di creatività.